01/03/2025 | "Cambiamo davvero Quarticciolo". Corteo a Quarticciolo contro l'abbandono, il degrado e gli sfratti
Sabato 1° marzo le strade di Quarticciolo, a Roma, sono state attraversate da un corteo organizzato da Quarticciolo Ribelle, al quale hanno preso parte residenti del quartiere e cittadini solidali. La manifestazione si è svolta nel giorno in cui scadeva il termine per il commissario straordinario Fabio Ciciliano, incaricato dal governo di presentare un piano di interventi per la riqualificazione di sette quartieri popolari italiani: Quarticciolo, San Cristoforo, Borgo Nuovo, Scampia, Rozzano, Orta Nova e San Ferdinando.
Il corteo ha espresso una netta opposizione al cosiddetto modello Caivano, un piano governativo che prevede interventi emergenziali e misure repressive per contrastare degrado e criminalità nelle periferie. Il nome deriva dall’applicazione di tali misure nel comune di Caivano, in provincia di Napoli. I manifestanti denunciano il rischio che questi provvedimenti vengano imposti dall’alto, senza un reale coinvolgimento delle comunità locali e senza tenere conto delle necessità del territorio.
La difesa delle esperienze sociali nate nel quartiere e il diritto alla casa sono stati temi centrali della manifestazione. Tra i punti più contestati vi sono le dichiarazioni di Fratelli d’Italia, che ha ribadito la necessità di eliminare ogni forma di illegalità, includendo tra queste anche le occupazioni abitative delle case ATER (Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale) e, in particolare, l’occupazione dell’ex questura. In quest’ultimo edificio, da anni, risiedono famiglie in attesa di una casa popolare e, ai piani terra, si svolgono attività come il doposcuola popolare e una micro-stamperia. Per i manifestanti, equiparare chi occupa per necessità a chi gestisce il traffico di stupefacenti rappresenta una strategia propagandistica volta a delegittimare le realtà sociali del quartiere.
L’epidemia di crack è una delle emergenze più gravi denunciate dai residenti: il quartiere è sempre più difficile da vivere e sarebbero necessarie risposte concrete in termini di sicurezza, servizi e diritti. Tuttavia, secondo i manifestanti, le istituzioni non offrono soluzioni adeguate: mentre il traffico di droga si diffonde, il quartiere rischia di perdere uno dei suoi principali presidi educativi a causa del dimensionamento scolastico, che prevede la chiusura di una scuola del Quarticciolo. Una misura fortemente contestata, soprattutto in un’area già caratterizzata da un alto tasso di dispersione scolastica
×
❮